“Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche”.
Il MIUR e la FAO hanno invitato le scuole a seguire il 14 ottobre 2016 in web streaming la cerimonia ufficiale della “Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2016” che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 16 ottobre per ricordare l’anniversario della data di fondazione dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) istituita a Quebec (Canada) il 16 ottobre 1945. Dal 1951 la sua sede è stata trasferita da Washington a Roma presso il Palazzo FAO.
Il Gasparrini ha accolto l’invito con entusiasmo e l’evento è stato seguito dai ragazzi delle terze accompagnati dai docenti Calandrelli Matilde, Galella Maria Antonietta, Mastroddi Flavia e Morlino Maria.
Aperto il collegamento (ore 10.00) si è diffusa un’atmosfera coinvolgente creata dall’esposizione delle bandiere del mondo intero. è intervenuto il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, annunciando il tema ufficiale del 2016: “Il clima sta cambiando. L’alimentazione e l’agricoltura anche”.
Secondo la FAO la popolazione mondiale nel 2050 raggiungerà i 9,6 miliardi di persone e i cambiamenti climatici stanno minacciando i sistemi agricoli e la produzione del cibo. La FAO fa appello ai paesi affinché affrontino l’alimentazione e l’agricoltura nei loro piani di azione puntando a sistemi agricoli più produttivi e sostenibili. Tanti sono stati gli interventi durante la cerimonia, ma tutti con un sogno comune: il mondo punta a raggiungere Fame Zero entro il 2030; il cambiamento climatico è una sfida che deve essere affrontata al fine di continuare la lotta contro la fame e raggiungere questo obiettivo.
Anche Papa Francesco, nel suo messaggio, suggerisce di scegliere, progettare e programmare gli interventi da attuare. é necessario creare un corretto rapporto tra fabbisogno e consumo, eliminare gli sprechi e ridurre le perdite di cibo.
I livelli di produzione mondiale permettono di assicurare alimenti per tutti, purché ci sia un’equa distribuzione.
Siamo prossimi alla nuova tappa che a Marrakech dal 7 al 18 novembre 2016 chiamerà gli Stati Parte della Convenzione sui cambiamenti climatici a dare attuazione agli impegni presi nell’Accordo di Parigi e si spera con decisioni coraggiose.
Seguire la cerimonia ha indotto i ragazzi a riflettere sulla responsabilità e sul ruolo di ognuno di noi; a interiorizzare che tutti possiamo contribuire diventando attenti consumatori, sprecando meno cibo, mangiando meno carne e più legumi riducendo il nostro impatto ambientale e fare così la differenza!
In preparazione della giornata, la FAO ha invitato le scuole a partecipare al Concorso Internazionale dei Poster… ed ecco i tre disegni che hanno inviato tre nostre alunne.
L’URLO DELLA TERRA
di Racioppi Raffaella – Settore Servizi III D Accoglienza Turistica
Prendendo in “prestito” l’Urlo di Munch, così forte ed espressivo nel comunicare il malessere dell’Uomo, è stato sostituito il viso con la Terra estendendo così il dolore ad un più ampio e globale malessere: quello del Pianeta.
Con la stessa intensità la Terra urla il suo stato d’animo e la sua richiesta di aiuto a tutti i responsabili politici e ad ogni cittadino per non consegnare alle generazioni future problemi irrisolvibili!
LA TERRA SUONA
di De Felice Aurora – Settore Servizi III D Accoglienza Turistica
La Terra da Paradiso si sta trasformando in Inferno per mano dell’uomo che con il suo comportamento sconsiderato permette che venga minacciata da un fuoco nemico. Come custodi del creato e responsabili di questa trasformazione abbiamo il dovere di riprendere il concetto di rispetto della natura, delle sue risorse e ridurre le immissioni inquinanti per riportare il Pianeta ad un Paradiso terrestre.
GIOCO D’AZZARDO
di Santoro Maria – Settore Servizi V A
Il gioco della roulette: la terra in balia della mano dell’uomo che le offre un futuro incerto e rischioso.
La “mossa” giusta del gioco è una corretta educazione alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente, fondamentale per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.
